Il concetto di biodegradabilità (ossia la potenzialità delle sostanze e dei materiali di essere trasformati, attraverso l’attività dei microrganismi presenti nell’ambiente, in humus, acqua e l’anidride carbonica) lascia indefiniti alcuni aspetti fondamentali quali il tempo, la percentuale e le condizioni chimico-fisiche necessarie. È perciò fondamentale definire degli standard che possano determinare in maniera univoca cosa si intende per manufatto biodegradabile e compostabile (manufatto che può essere recuperato mediante riciclaggio organico (che comprende compostaggio industriale, domestico e digestione anaerobica).
Lo standard europeo che definisce il riciclaggio organico degli imballaggi è l’UNI EN 13432 in base al quale un materiale può definirsi “compostabile” se possiede le seguenti peculiarità (verificabili in basa ai metodi previsti):
Lo standard UNI EN 14995 definisce invece i prodotti in plastica compostabili, non usati come imballaggi.