Con il sito Zerosprechi Gli Amici della Terra vogliono offrire spunti concreti per favorire una miglior politica di gestione integrata e valorizzazione delle risorse capace di contribuire alla promozione di meccanismi virtuosi di economia circolare in Italia.
Da molti anni gli Amici della Terra conducono una battaglia politica e culturale per affermare una visione ambientalista nelle politiche di gestione e uso efficiente delle risorse che superi le carenze informative che condizionano l’opinione pubblica e le decisioni di amministratori e politici.
Gli Amici della Terra hanno seguito fin dagli anni ’70 il filone di ricerca dell’efficienza nell’uso delle risorse e dell’energia. All’epoca della prima edizione italiana di Fattore 4 (1998), di cui si fecero promotori gli Amici della Terra, la formula del raddoppio del benessere e del dimezzamento delle risorse impiegate, costituiva una possibile unità di misura della sostenibilità.
Dopo vent’anni queste teorie sono diventate un indirizzo europeo e sono fatte proprie dagli Stati Membri. Nella realtà del nostro Paese le condizioni attuali del ciclo di produzione e consumo e, in particolare, del ciclo dei rifiuti, mostrano ancora dei forti ritardi. Basti pensare che metà del Paese è ancora lontana dall’aver attuato un ciclo integrato al punto da esportare gran parte dei propri rifiuti urbani o, addirittura, di confinarli ancora nelle discariche. La disinformazione e l’emergenzialismo mediatico divengono un alibi per la cattiva amministrazione.
fornendo a educatori, giornalisti, amministratori pubblici e attivisti un servizio aggiornato di informazioni su buone pratiche di uso più efficiente delle risorse, sulla chiusura dei cicli materiali di produzione, consumo e recupero delle risorse, sull’eliminazione degli sprechi e riduzione dei rifiuti basate su fonti ufficiali, con dei focus divulgativi dedicati a specifici aspetti di carattere scientifico.
che condizionano l’opinione pubblica e le decisioni di amministratori e politici con approfondimenti sui falsi miti che ostacolano lo sviluppo dell’economia circolare.
presso scuole e famiglie, per un uso più efficiente delle risorse che possano favorire percorsi di economia circolare in ambito locale.
presso imprese e servizi, su cui fondare progetti di economia circolare.