Il compostaggio domestico è una pratica facilmente adottabile da chiunque e che permette il riciclo di buona parte dei nostri rifiuti organici domestici evitando che questi debbano altrimenti essere smaltiti assieme ai rifiuti indifferenziati. Attraverso il riciclo dei rifiuti organici viene inoltre ottenuto un materiale, detto “compost”, utile ammendante utilizzabile come terriccio per le nostre piante.
Secondo i dati ISPRA, nel 2016 in Regione Toscana sono state prodotte 2.306.696 tonnellate di rifiuti urbani e la quantità di organico raccolto in maniera differenziata è risultata pari a 489.193 tonnellate ovvero a circa il 20% del rifiuto totale prodotto. Pertanto la componente organica complessiva del rifiuto toscano è presumibilmente superiore al 20% del rifiuto urbano prodotto. Riuscire ad intercettare tale quota percentuale di rifiuti con attività di compostaggio domestico ed evitando il conferimento nel sistema di raccolta e successivo trattamento/smaltimento, rappresenta dunque un importante e virtuoso obiettivo.
Il compostaggio domestico è una tecnica attraverso la quale viene controllato, accelerato e migliorato il processo naturale a cui va incontro qualsiasi sostanza organica per effetto della flora microbica naturalmente presente nell'ambiente. Si tratta di un processo aerobico di decomposizione biologica della sostanza organica che avviene in condizioni controllate e che permette di ottenere un prodotto biologicamente stabile detto “compost”.
La ricchezza in humus, in flora microbica attiva e in microelementi fa del compost un ottimo prodotto, adatto ai più svariati impieghi agronomici, dal florovivaismo alle colture praticate in pieno campo e, a livello domestico perfetto per il rinvaso e la concimazione delle nostre piante di casa.
Sinteticamente: i composti organici complessi vengono scissi enzimaticamente in elementi più semplici (amminoacidi, acidi grassi, zuccheri per la maggior parte) che vengono assorbiti dalle cellule dei microrganismi ed utilizzate per il loro metabolismo; nella fase di maturazione avviene il completamento del compostaggio attraverso la umificazione.
Qualunque famiglia può adottare questa pratica a condizione di avere a disposizione un piccolo spazio verde vicino a casa dove collocare il contenitore necessario a praticare il compostaggio domestico e chiamato appunto “compostiera”.
A Firenze e nel territorio della sua provincia le compostiere sono state fornite alle famiglie dall’Associazione Amici della Terra Firenze in collaborazione con la Regione e altri enti locali.
Il progetto di promozione e diffusione della pratica del compostaggio domestico si è articolato in tre diverse fasi:
In totale nel periodo 2003 – 2010 sono state attivate 1.300 compostiere.
La compostiera, per funzionare a dovere, ha bisogno che vengano rispettate alcune semplici regole:
Per ottenere il compost sono in genere necessari dai 2/4 ai 6/12 mesi in base alla tipologia del materiale organico inserito ed al periodo dell’anno:
Delle 1.300 compostiere domestiche distribuite da Amici della Terra nella provincia di Firenze tra il 2003 ed il 2010, 70 sono state collocate in aree verdi, 40 nelle scuole, 150 negli Orti Sociali ed il resto, ovvero poco più di 1.000 compostiere è stato da assegnato ad utenze private.
Si è tentata la collocazione nelle scuole con l’obiettivo doppio da un lato di ridurre e riciclare i rifiuti prodotti dai pasti della mensa e dall’altro condurre un’azione didattica sugli studenti sulla pratica del compostaggio. L’azione ha avuto solo parziale successo laddove gli insegnanti già sensibili alla causa sono riusciti a coinvolgere studenti e personale della scuola a portare avanti l’iniziativa anche se solo per la durata al massimo di un paio di anni scolastici.
È stata invece un successo la collocazione presso gli Orti Sociali dove gli Amici della Terra hanno potuto recuperare e riassegnare a nuovi utenti almeno una cinquantina delle compostiere destinate il primo anno a giardini pubblici e scuole. Tali compostiere sono per lo più ancora attive.
Infine, per quanto riguarda i privati cittadini, i casi di restituzione della compostiera assegnata loro a suo tempo non sono stati più di una ventina.
Complici anche le agevolazioni sulla riduzione sulla tassa dei rifiuti per chi dimostra un regolare utilizzo della compostiera ed i relativi e costanti controlli che le locali aziende di gestione rifiuti sono obbligate ad effettuare annualmente su questo tipo di attività, la maggioranza delle compostiere assegnate durante il progetto sono ad oggi regolarmente attive. Oltretutto le compostiere distribuite si sono dimostrate assai resistenti anche all’usura del tempo.