Enel sceglie di essere protagonista della transizione verso un modello più sostenibile e circolare con Futur-e, il programma di riqualificazione di centrali termoelettriche che non sono più competitive sul mercato energetico nazionale con l’obiettivo di ripensare l’utilizzo dei siti individuando soluzioni e progetti che guardino anche al di fuori del settore energetico e rispondano a criteri di innovazione, sostenibilità sociale, ambientale ed economica.
Enel è un’impresa multinazionale e uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell’elettricità e del gas. Opera in 34 Paesi in 5 continenti, produce energia attraverso una capacità installata netta di quasi 88 GW, distribuisce elettricità su una rete di approssimativamente 2,2 milioni di km e vende elettricità, gas e soluzioni tecnologiche innovative ai clienti finali. Con quasi 72 milioni di utenze finali nel mondo, Enel registra la più ampia base di clienti rispetto ai competitor europei e si posiziona fra le principali aziende elettriche d’Europa in termini di capacità installata e reported EBITDA.
Futur-e è il programma lanciato da Enel per riqualificare i siti di 23 centrali termoelettriche che hanno concluso il loro ruolo nel sistema energetico o stanno per farlo: attraverso soluzioni sostenibili e innovative, le dismissioni degli impianti diventano nuove opportunità per i territori che le ospitano. Con un approccio che prevede il massimo coinvolgimento di istituzioni e stakeholder, Enel ricerca soluzioni accomunate da principi di sostenibilità sociale, ambientale ed economica oltre a criteri di economia circolare.
Enel ricerca soluzioni per dare nuova vita agli ex impianti attraverso diversi metodi, che vanno dal coinvolgimento del mondo imprenditoriale a livello internazionale attraverso Concorsi di Progetti a procedure competitive di vendita, o ricorrendo ad altre modalità che possano garantire il rispetto delle linee guida di Futur-e.
La decisione deriva da attente valutazioni dei siti e delle loro possibili prospettive di sviluppo, in collaborazione con il territorio. Tuttavia l’Azienda per prima è convinta che dalla dismissione di asset possano nascere nuove opportunità e nuovi utilizzi dei siti, e nelle sue valutazioni delle aree Futur-e considera anche le proprie necessità di business, incrociandole con quelle dei territori per valutare sviluppi sostenibili.
È il caso della ex centrale turbogas di Carpi, in località Fossoli, dove l’intero sito verrà trasformato in un innovativo polo logistico per le attività del gruppo Enel per il Nord Italia.
Il futuro dell’ex centrale, autorizzata alla dismissione nel 2013, si svilupperà quindi in un settore del tutto diverso dalla produzione di energia. Il progetto comprende due fasi: i lavori di demolizione e smantellamento delle strutture esistenti non più funzionali al sito sono terminati a maggio 2018 ed è ora in corso la costruzione del polo logistico, che sarà completato in meno di un anno.
In ottica di economia circolare, la trasformazione dell’area verrà realizzata valorizzando al massimo le possibilità di riutilizzo. Inoltre, sia nelle fasi in corso che nella progettazione e realizzazione del polo logistico verranno utilizzate soluzioni sostenibili. Nel cantiere il ricorso a demolizioni selettive permette il recupero di circa 3.500 tonnellate di materiali metallici e l’immediato riutilizzo sul posto di 3.000 metri cubi di calcestruzzo frantumato.
In questo modo viene minimizzato ogni possibile spreco, trasformando in nuove risorse elementi che altrimenti sarebbero considerati rottami o rifiuti. Anche il progetto del polo logistico è improntato a soluzioni sostenibili, come illuminazione con lampade LED, sistema di fitodepurazione per l’acqua sanitaria e recupero dell’acqua piovana per l’irrigazione delle aree verdi e per il sistema antincendio.
Già in fase di cantiere i benefici per il territorio sono stati concreti, sia per il coinvolgimento di imprese locali che per le scelte realizzative che hanno minimizzato gli impatti esterni delle attività. A regime il sito impiegherà circa 30 risorse esterne.
Lo sviluppo proposto da Enel è inoltre coerente con la vocazione dell’area, che, come ha sottolineato il sindaco di Carpi Alberto Bellelli, “da anni è già dotata di diversi impianti e siti che ne fanno un vero e proprio ‘polo del riciclo e del recupero’ che non solo serve Carpi, connotando in modo strategico il nostro territorio nell’ambito dell’economia circolare”.
La decisione di Enel di reinvestire su un’area già utilizzata per altre attività industriali, inoltre, è in linea con la legge urbanistica regionale sul “saldo zero” relativa allo stop all’occupazione di nuove aree.
Per quanto riguarda i vantaggi in termini di business, la nuova organizzazione logistica, grazie alla collocazione strategica di Carpi e alla realizzazione di un altro polo logistico nel nord ovest,permetterà di organizzare in maniera più funzionale le attività, con disponibilità più rapida di materiali, ottimizzando i costi e i tempi di logistica.