Il recupero delle scorie da termovalorizzazione:
“Matrix” di Officina dell’Ambiente

Dove
Lomello (PV) e Conselice (RA)
Chi
Officina dell'Ambiente
Inizio Progetto
2001

Le scorie di termovalorizzazione, ossia i residui della combustione, sono rifiuti che vengono solitamente destinati alla discarica. Grazie al processo di recupero sviluppato da Officina dell’Ambiente esse possono invece essere recuperate e inglobate in un nuovo prodotto chiamato Matrix. Il Matrix utilizzato come sostituto della materia prima naturale nella produzione di cemento, calcestruzzo e laterizi diventa quindi un prodotto per l’edilizia sostenibile.

MATRIX: dal recupero delle scorie ad un nuovo prodotto

Officina dell’Ambiente è una società che dal 2001 svolge attività di trattamento, recupero e valorizzazione delle scorie provenienti dalla termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani (RSU) per la produzione di un prodotto End of Waste denominato MATRIX, con vari prodotti destinati all’edilizia sostenibile, raggruppati nella cosiddetta Matrix Family.

Il MATRIX è un aggregato artificiale riutilizzato in parziale sostituzione della materia prima naturale nei cicli a caldo (cemento e laterizio) e della sabbia e ghiaia nella produzione a freddo di svariati prodotti edili legati quali il calcestruzzo, i manufatti in cemento, le malte pre-dosate, i conglomerati bituminosi per tutte le applicazioni stradali ecc.

L’attività ha avuto inizio nel 2001 nello stabilimento di Lomello (PV), che opera in forza dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 12566 del 25-10-2007, con una capacità massima autorizzata di trattamento pari a 250.000 ton/anno.

Stante un costante aumento della domanda di prodotti riciclati di qualità e la necessità strategica di allargare geograficamente il bacino d’utenza, nella primavera del 2015 sono terminati i lavori di realizzazione di un secondo stabilimento, realizzato a Conselice (RA), che opera in forza dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 4071 del 19/12/2013, anch’esso con una capacità massima autorizzata di trattamento pari a 250.000 ton/anno, provenienti in via prioritaria, dall’Emilia Romagna.

SCHEDA TECNICA

Il modello mono-rifiuto: una garanzia di qualità

Al fine di garantire tracciabilità, qualità, stabilità e ripetitività ai sui prodotti, Officina dell’Ambiente ha indirizzato il suo ciclo di trattamento e di raffinazione verso un modello mono-rifiuto, senza miscelazione con altri tipi di rifiuto e/o materiali diversi. Ciò ha permesso di realizzare su scala industriale un prodotto finale di grande successo in quanto perfettamente rispondente ai più alti standard tecnici del mondo dell’edilizia, che ormai esige solo prodotti e/o materie prime stabili, ripetitive e calibrate.

Grazie a questo modello industriale, il Matrix, da più di 17 anni, alimenta con regolarità tutti i principali cementifici ubicati sul territorio nazionale, nonché gli impianti di una prestigiosa gamma di market leader appartenenti ai vari settori del mondo dell’edilizia sopra menzionati.

L’impegno per il miglioramento delle performance ambientali

Per quanti riguarda la produzione, Officina dell’Ambiente ha assunto un impegno di miglioramento delle sue performance ambientali con l’adozione di un Sistema di Gestione Ambientale certificato secondo la norma UNI EN ISO 14001:2015 e l’ottenimento della Certificazione EMAS in entrambi gli stabilimenti.

Lo stesso tipo di approccio, finalizzato al miglioramento, è stato quindi rivolto anche al prodotto con la marcatura CE, la registrazione REACH e le Asserzioni Ambientali sul contenuto di riciclato, piuttosto che alla Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD) del Matrix, ad oggi l’unico aggregato artificiale dotato a livello internazionale di questa prestigiosa certificazione. I prodotti Matrix sono inoltre certificati REMADE In Italy, in aderenza a quanto richiesta dai CAM per l’Edilizia, limitatamente al Matrix prodotto nello stabilimento di Lomello), ai fini di una qualificazione ambientale dei prodotti verso il settore degli Appalti Verdi.

 

Nel corso di questi ultimi anni, grazie alla diffusione sempre più ampia di schemi volontari di certificazione delle prestazioni ambientali degli edifici residenziali (LEED e BREAM) ed alla diffusione dei cosiddetti Acquisti Verdi della Pubblica Amministrazione (Green Public Procurement), si è riscontrata una crescita esponenziale della richiesta di prodotti di qualità di natura riciclata per ridurre gli impatti ambientali connessi all’industria edile e per contribuire alla realizzazione di un’Economia Circolare.

In considerazione della provenienza da un ciclo di raffinazione mono-rifiuto, della sua eccezionale stabilità chimica e della sua natura di materiale costituito per il 100% da materiale riciclato post-consumer, il Matrix oggi rappresenta una materia prima alternativa indicata per le principali applicazioni nell’edilizia eco-sostenibile.

Officina dell’Ambiente, con le credenziali di ordine tecnico-ambientale della Matrix Family, con una scelta precisa delle applicazioni e dei settori di destino, tutti completamente tracciati e mai a contatto diretto con l’ambiente, ed un approccio estremamente rigoroso ai criteri di eco-compatibilità della filiera si pone come azienda d’elezione per l’edilizia sostenibile e lo fa attraverso il concetto del Matrix Circle che vanta una performance di riciclo unica nel suo genere, pari al 99,6% della scoria trattata. Non a caso, fin dalla sua nascita, Officina dell’Ambiente non ha mai fatto ricorso alla discarica, ma ha sempre interamente riciclato tutti i suoi prodotti nell’edilizia.

Officina dell’Ambiente rappresenta in generale un valido esempio di Economia Circolare, sia in termini di capacità di riuso sostenibile di rifiuti, che in termini di contributo ambientale con relativa creazione di valore economico.

L’attenzione per il prodotto

Come già detto, il miglioramento delle prestazioni ambientali della produzione è garantito da un sistema interno di eco-gestione, ma analoga attenzione è dedicata al prodotto, ovvero alla sostenibilità ambientale delle soluzioni di riuso del Matrix, che sono basate su una rigorosa applicazione dell’art. 184 TER.

Tale processo parte da uno scrupoloso codice di autolimitazione delle scorie in ingresso (quindi, solo e direttamente da termovalorizzatori che non trattano rifiuti speciali industriali e mai da centri di stoccaggio) per arrivare all’esclusiva adozione di soluzioni applicative interamente tracciate e non a diretto contatto con l’ambiente.

Il tutto accompagnato da una totale consapevolezza d’uso per il riutilizzatore finale del Matrix attraverso:

  • test di cessione condivisi con il produttore dei manufatti contenenti il Matrix, per misurarne il potenziale rilascio di inquinanti quando saranno giunti a FINE VITA, affinché possano accedere di default in un sistema collettivo di raccolta e recupero dei rifiuti C&D .
  • un uso appropriato della DOP (Declaration of Performance) all’interno della quale vengono chiaramente indicate al produttore le percentuali massime di utilizzo di Matrix da adottarsi nelle fasi produttive

I benefici derivati dall’utilizzo di Matrix

A livello più generale, il contributo ambientale e la creazione di valore economico per tutti gli stakeholders derivante dall’uso del Matrix continuano a risultare significativi e si traducono in una significativa riduzione:

  • delle emissioni di CO2
  • delle attività estrattive
  • del ricorso alla discarica
  • dell’uso di combustibili

Tale percorso, peculiare di un posizionamento di Green Economy, è stato riconosciuto dalla stessa Community Internazionale di esperti del Green Building Council che alla prima edizione dei Green Building Council Italia Leadership Awards 2015 ha conferito ad Officina dell’Ambiente il premio come migliore azienda nella categoria Leadership d’Impresa e Sostenibilità (Business Leadership in Sustainability). Officina dell’Ambiente, in quanto vincitrice del premio, è stata poi automaticamente ammessa al World Green Building Council che riconosce su scala mondiale i soggetti maggiormente all’avanguardia nel sostegno all’edilizia sostenibile.

I risultati ottenuti

A titolo esemplificativo, visto che una corretta applicazione dell’Economia Circolare non può prescindere anche da una creazione e rendicontazione di valore - non solo ambientale, ma anche economico - le 215.000 ton di Matrix riciclate del 2017, di cui c.ca 150.000 ton in cementificio in sostituzione della tradizionale materia prima naturale (tipo marna):

  • hanno evitato la messa in discarica di c.ca 260.000 ton di scorie RSU
  • hanno consentito il recupero di ca 22.000 ton di metalli ferrosi e non ferrosi
  • hanno evitato nei processi a caldo l’estrazione di ca 230.000 ton di marna naturale, a parità di clinker prodotto
  • hanno generato nei processi a caldo un risparmio energetico pari a ca 1.500 ton di carbon fossile, a parità di clinker prodotto
  • hanno evitato nei processi a freddo, l’estrazione di ca 60.000 ton di sabbia e ghiaia naturali

Mentre in termini emissivi:

  • hanno evitato nei processi a caldo l’emissione di ca 23.000 ton di CO2, a parità di clinker prodotto, con una forte implicazione anche di ordine economico legata al sistema ETS (Emission trading system), tenuto conto che il valore della CO2 è passato da 8,00 €/ton a Gennaio a quasi il doppio in meno di 6 mesi.
  • Hanno apportato in generale (processi a caldo e a freddo) una riduzione del riscaldamento globale a 100 anni pari a c.ca -165.000 ton CO2eq

L’oggettività del calcolo deriva dal fatto che il Matrix è stato volontariamente sottoposto ad uno studio di LCA per valutare la reale prestazione ambientale di prodotto attraverso l’analisi del suo ciclo di vita, una metodologia considerata trainante anche dalla stessa legge regionale dell’Emilia Romagna sull’Economia Circolare ed anticipatrice nuova normativa Made Green in Italy sul footprint di prodotto.

Con l’apporto delle credenziali di ordine tecnico-ambientale, una scelta precisa delle applicazioni e dei settori di destino ed un approccio estremamente rigoroso ai criteri di eco-compatibilità della sua filiera, Officina dell’Ambiente è riuscita a porsi sul mercato come azienda d’elezione per l’edilizia sostenibile, attraverso il concetto del Matrix Circle che vanta una performance di riciclo unica nel suo genere, pari al 99,6% della scoria trattata.


VANTAGGI ECONOMICI

Grazie alla produzione di Matrix si evitano i costi di acquisto di materie prime necessarie alla produzione di cemento/laterizi e i costi di smaltimento delle scorie di termovalorizzazione. Inoltre, si ha un risparmio in termini di ETS.

VANTAGGI AMBIENTALI

Oltre al recupero delle scorie, il Matrix permette di ridurre il consumo di notevoli quantità di energia e le emissioni di gas serra. Utilizzando materiale di recupero si evita inoltre l’estrazione di ingenti quantità di materie prime.

RISULTATI SU BASE ANNUA (2017)

Materia recuperata

260.000 t

Quantità di combustibili fossili risparmiata

1.500 T

Emissioni di gas serra evitate

23.000 t CO2 eq

Estrazioni di marna, sabbia e ghiaia evitate

290.000 T

Risorse Utili

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