Syndial è la società ambientale di Eni impegnata negli interventi di bonifica dei siti operativi e dismessi. Con questa iniziativa di circolarità, si propone di riutilizzare/recuperare, dopo adeguato trattamento, oltre 4,5 milioni di m3 di acqua prelevata dalla falda nel 2018 per le operazioni di bonifica, nei propri cicli industriali e di terzi, evitando di utilizzare fresh water.
Syndial, società ambientale di Eni, attualmente gestisce nell’ambito di attività di bonifica della falda oltre 30 sistemi di trattamento delle acque nei siti Eni in Italia per una capacità complessiva di trattamento di 22 milioni m3/anno. Opera sui suoli e sulle acque in 80 siti e per oltre 200 cantieri, con tecnologie innovative sostenibili e gestisce la filiera dei rifiuti provenienti da attività industriali e di risanamento oltre gli impianti per il recupero della frazione organica dei rifiuti solidi urbani.
Per Syndial è prioritario l’impegno al “recupero” delle risorse quali suolo, acqua e rifiuti, in particolare:
Le applicazioni sino ad oggi sviluppate (Brindisi, Assemini, Porto Torres, Priolo, Gela, Manfredonia, Mantova, Ferrara e Ponte Galeria), presentano punti comuni e pertanto si descrive di seguito l’iniziativa realizzata presso il sito di Priolo.
L’impianto per il Trattamento delle Acque di Falda (TAF), realizzato ed esercito da Syndial nel Sito multisocietario di Priolo Gargallo (SR), è stato progettato, costruito e viene esercito nell’ambito delle attività di bonifica della falda del Sito multisocietario di Priolo. Il Progetto Definitivo di Bonifica (PDB) della falda è stato presentato agli Enti preposti nel 2003 ed approvato dagli stessi Enti con Decreto Interministeriale nel 2005. L’impianto TAF, la cui costruzione è iniziata nel 2008, a valle della bonifica dei suoli dell’area interessata (circa 2 ettari), è stato autorizzato al trattamento delle acque di falda ed al recupero delle acque trattate ai fini industriali.
L’impianto, che è stato messo in esercizio nel 2011, è in grado di trattare fino ad un massimo di 600 m3/h di acque di falda e di restituire fino ad un massimo di 400 m3/h di acque osmotizzate con un’eccellente qualità (valori di concentrazione degli analiti al di sotto delle concentrazioni soglia di contaminazione della falda (CSC) e con salinità totale [TDS, total dissolved solids] di circa 85 mg/l, quindi idonee per la reimmissione in falda o per utilizzi industriali). L’attuale assetto della Bonifica della falda prevede l’emungimento di circa 300 m3/h di acque di falda che vengono inviate al trattamento dell’impianto TAF, che attualmente produce quindi circa 200 m3/h di acqua osmotizzata.
L’impianto TAF è stato interconnesso con un’apposita linea e un’idonea strumentazione di controllo agli impianti della Società del Sito che produce e distribuisce l’acqua demineralizzata a tutti gli operatori industriali del Sito di Priolo. L’acqua osmotizzata prodotta dal TAF Syndial nell’ambito delle attività di bonifica della falda (200 m3/h), viene quindi riimmessa ed utilizzata nei cicli industriali, determinando di fatto un virtuoso effetto di «economia circolare», che produce la salvaguardia delle risorse idriche disponibili (necessità di minori attingimenti da pozzi e bacini idrici per la produzione di acqua demineralizzata), valorizzandone contestualmente anche l’intrinseco valore commerciale ed aumentando la sostenibilità dell'intero comparto industriale sul territorio, riducendo l'impronta idrica relativa alla produzione di acqua demineralizzata.
Tale pratica ha comportato:
Riduzione dei costi complessivi della bonifica per i ricavi derivanti dalla vendita dell’acqua demineralizzata da parte di Syndial.
* previsione 2018
** valorizzando il costo di produzione dell’acqua demineralizzata a 1,3€/m3