Le direttive nazionali ed europee sui rifiuti e sull’economia circolare indicano obiettivi specifici di riciclo per gli imballaggi. Dato che sono così importanti è bene capire cosa si intenda per imballaggio in modo tale da contribuire al meglio alla differenziazione dei rifiuti.
L’imballaggio (detto anche packaging) è l’involucro di un prodotto che ha la funzione di proteggerlo e garantirne la qualità, per tutto il tragitto dal luogo di produzione al luogo di consumo, sia durante il trasporto che nelle fasi successive di vendita e conservazione.
Altra funzione importante degli imballaggi è quella di permettere l’identificazione del prodotto, in termini di quantità, additivi, modalità di utilizzo, scadenza.
Una volta esaurita la sua funzione, l’imballaggio diventa un rifiuto che è necessario smaltire. Fondamentale per la raccolta differenziata è saper riconoscere un imballaggio, in quanto, ad esempio, quando si parla di raccolta differenziata della plastica ci si riferisce proprio agli imballaggi.
Si distinguono tre livelli di imballaggio:
- IMBALLAGGIO PRIMARIO: il rivestimento che confeziona il singolo prodotto pronto al consumo. Ad esempio una bottiglia contenente acqua.
- IMBALLAGGIO SECONDARIO: il raggruppamento di un certo numero di unità di vendita, può essere rimosso dal prodotto senza alterarne le caratteristiche. Per seguire l’esempio precedente, si tratta della confezione raggruppa sei bottiglie.
- IMBALLAGGIO TERZIARIO: concepito per facilitare logistica e trasporto di un certo numero di imballaggi secondari per evitare il danneggiamento. Ad esempio il pallet su cui vengono trasportate diverse confezioni d' acqua.