Il problema dei rifiuti in plastica, su cui ultimamente è intervenuta anche la Commissione Europea, ha raggiunto livelli allarmanti. La plastica infatti è ovunque:riempie le nostre discariche, è dispersa sulle spiagge e nei mari, dove impiega anche centinaia di anni a degradarsi, costituendo un grande problema ambientale.
Mentre le percentuali di riciclo sono ancora piuttosto basse, le quantità di plastica accumulate nell’ambiente sono altissime. Numerose sono le azioni a livello mondiale, europeo, nazionale e locale per risolvere questo problema.
Ma cosa può fare il singolo consumatore o una piccola realtà come un’azienda? Molto. Infatti, anche i grandi viaggi iniziano dal primo piccolo passo.
Nel 2016, il titolare di un’azienda del modenese (Nitty-Gritty, attiva sul mercato da oltre 20 anni, con clienti in tutto il mondo e una grande propensione alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni capaci di salvaguardare la salute dei lavoratori) si trova per l’ennesima volta davanti alla montagna di bicchieri di plastica che fuoriescono dal cestino dell’area relax e si domanda: ma questi bicchieri dove finiscono? Ma davvero non si può fare niente per evitare questo spreco?
In qualche mese, con il proprio team di ingegneri studia, brevetta e realizza una possibile soluzione: un semplice ed economico copri bicchiere al quale agganciare il bicchiere in plastica per proteggerne il contenuto e permetterne il riutilizzo.
Così nasce re-drink! Un coperchio colorato al quale agganciare il comune bicchiere in plastica per progettarne il contenuto e permetterne il riutilizzo.
Il passo successivo è stato quello di iniziare la sperimentazione. Ovviamente l’azienda Nitty-Gritty è stata la capofila, ma si sono aggiunti anche asili e un’altra azienda.
Sebbene sia un progetto ancora giovane, i risultati sono già stati evidenti. Il consumo di bicchieri e quindi la produzione di rifiuti, si è ridotta drasticamente in tutti i luoghi di sperimentazione, permettendo un risparmio economico e un miglioramento notevole dell’impatto ambientale.